venerdì 5 settembre 2025

Una Scomoda Circostanza: Caught Stealing

Caught Stealing

di Darren Aronofsky.

con: Austin Butler, Zoe Kravitz, Matt Smith, Regina King, Dominique Silver, , Liev Schrieber, Vincent D'Onofrio, Shaun O'Hagan, Action Bronson, D'Pharaoh Woon-A-Tai.

Usa 2025














Darren Aronofsky ha (quasi) sempre fatto dell'anticonvenzionalità una bandiera. E a prima vista, Caught Stealing sembrerebbe contraddire questa sua filosofia. Dopotutto, la storia di Harry (Austin Butler), ex promessa del baseball che si ritrova con un pugno di mosche in mano e che viene trascinato dal vicino di casa Russ (Matt Smith) in un imbroglio che coinvolge la mafia russa e due gangster ebrei ortodossi, sembrerebbe quanto di più convenzionale possibile. E lo sarebbe anche, se dietro non ci fosse l'autore di Requiem for a Dream e The Wrestler.



Il punto di riferimento è ovviamente il cinema pulp anni '90 e il romanzo alla base del film, firmato da Charlie Huston, qui anche sceneggiatore, riprende a piene mani gli intrecci e il gusto per i personaggi sopra le righe dal filone. E, prima ancora, riprende tutta la tradizione del noir "pulp", quello fatto di storie tese e protagonisti in fuga dal passato.
Harry è appunto in fuga da un passato sanguinoso, marchiato da un incidente stradale che ha compromesso la sua carriera sportiva e ucciso il suo amico Dale (D'Pharaoh Woon-A-Tai). La differenza e l'originalità stanno nel fatto che la sua storia non ha risvolti ironici, neanche quelli tipici della commedia nera. Il suo è un dramma vero e proprio e Caught Stealing è un noir che fa il verso a tanto cinema del primo Tarantino e soprattutto a quello di Guy Ritchie, letteralmente parodizzato dal gatto, che qui prende il posto del cane di The Snatch.




I personaggi potrebbero essere tranquillamente quelli di un qualsiasi pulp: il duo di criminali ebreo-ortodossi, il piccolo picchiatore russo detto "microbo" e su tutti il punk di Matt Smith, con la sua sgargiante cresta; ma né Huston, né Aronofsky abusano della loro presenza, lasciando il tono sempre tra le righe e i personaggi sempre al servizio di un intreccio tutto sommato semplice, ma che tiene alta l'attenzione.
Anche perché l'esecuzione di questa storia fatta di ricatti e bottino nascosto non segue i canonici binari, anzi da un certo punto in poi gioca il tutto per tutto e fa saltare ogni forma di convenzionalità, con colpi di scena davvero ben assestati. Tanto che se il viaggio di riconciliazione con il passato di Hank porta ad una destinazione ovvia, è il tragitto ad essere del tutto fuori dall'ordinario.



Alla fine, anche questa volta Aronofsky si conferma un autore fuori dall'ordinario. Caught Stealing parte dal più ovvio dei presupposti per trovare immediatamente una sua identità, andando ad infrangere ogni aspettativa. Non sarà radicale quanto Madre!, ma riesce lo stesso ad essere a suo modo memorabile.